Assisi, Basilica inferiore di San Francesco, Cappella di Sant’ Antonio da Padova: le vetrate. Furono realizzate tra il 1315 e il 1325, con alcune integrazioni nel1945-50 circa. Sono le più antiche raffigurazioni della vita di S. Antonio. Nel rosone sono effigiati i primi compagni di San Francesco. Nei riquadri invece sono rappresentati dodici episodi della vita di S. Antonio. Le trentasei vetrate della Basilica di San Francesco ad Assisi, divise tra la chiesa superiore e quella inferiore, costituiscono senza dubbio il più importante ciclo italiano di questo genere per completezza e per antichità. Tali splendide bifore e quadrifore, realizzate in grisaille tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, nel complesso sono arrivate a noi piuttosto ben conservate, nonostante gli insulti del tempo e dei terremoti. Alla loro creazione si sono avvicendati maestri d’oltralpe, germanici e francesi, oltre a quelli italiani. Tra questi ultimi sono stati proposti i nomi del Maestro di San Francesco, Cavallini, Simone Martini e Cimabue. La riproduzione in gigapixel ne documenta lo stato di fatto in maniera approfondita e si pone come importante strumento di indagine per chi voglia conoscere nel dettaglio queste opere che, considerata la loro collocazione, non sono facilmente visibili.
Assisi, Lower Basilica of St. Francis, Chapel of St. Anthony of Padua: the stained glass windows. They were built between 1315 and 1325, with some additions around 1945-50. They are the oldest depictions of the life of St. Anthony. The first companions of St. Francis are depicted in the rose window. In the panels, twelve episodes from the life of St. Anthony are represented.The thirty-six stained glass windows of the Basilica of St Francis in Assisi, divided between the upper and lower churches, undoubtedly constitute the most important Italian cycle of this kind for completeness and antiquity. These splendid mullioned windows and four-light windows, made in grisaille between the end of the thirteenth century and the beginning of the fourteenth century, on the whole have come down to us rather well preserved, despite the damages due to time and earthquakes. Germanic and French masters from beyond the Alps, as well as Italian ones, created them. Among the latter, the names of the Master of St. Francis, Cavallini, Simone Martini and Cimabue have been proposed. Gigapixel photography reproduces them in depth and is an important investigation tool for those who want to know in detail these works which, given their location, are not easily visible.