L’altare d’argento di San Giovanni. Alcune centinaia di chili di argento, oltre a dorature e raffinatissimi smalti, sono stati impiegati per realizzare l’Altare d’argento e la Croce del Tesoro di San Giovanni, uno dei capolavori assoluti dell’oreficeria di tutti i tempi. Creato tra il 1367 e il 1483 e destinato al Battistero di San Giovanni a Firenze, è oggi conservato nel Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore. All’inizio del XIV secolo la ricca Corporazione dei Mercanti incaricò dell’opera alcuni dei più grandi artisti del periodo: al fronte lavorarono trecenteschi maestri fiorentini quali Leonardo di Ser Giovanni, Antonio di Salvi e Francesco di Giovanni. La statua del Santo al centro è opera di Michelozzo di Bartolomeo. Il completamento dell’opera avverrà solo un secolo dopo con i fianchi del Pollaiolo e del Verrocchio.Pertanto questo dossale rappresenta una straordinaria sintesi delle principali tendenze dell’oreficeria e dell’arte scultore fiorentina tra Gotico e Rinascimento.
The Silver Altar of St. John. A few hundred kilos of silver, in addition to gilding and highly refined enamels, were used to create the silver Altar and the Cross of the Treasure of St. John, one of the masterpieces of goldsmithing of all time. Created between 1367 and 1483 and destined for the Baptistery of San Giovanni in Florence, it is now kept in the Museum of the Opera of Santa Maria del Fiore. At the beginning of the fourteenth century, the rich Guild of Merchants commissioned some of the greatest artists of the period to do the work: fourteenth-century Florentine masters such as Leonardo di Ser Giovanni, Antonio di Salvi and Francesco di Giovanni worked on the front. The statue of the saint in the centre is the work by Michelozzo di Bartolomeo. Therefore, this reredos represents an extraordinary synthesis of the main trends in Florentine goldsmithing and sculpture between the Gothic and the Renaissance.