Mantova, Palazzo Ducale, Galleria dei Mesi:
la sesta campata settentrionale

La sesta campata (partendo da est) ricalca il modello architettonico e decorativo ideato da Giulio Romano nella parte originaria della galleria (metà orientale). Un accenno di parasta a sinistra e una parasta completa a destra, impostata su alto piedistallo dipinto a finti marmi e dotata di capitello corinzio in stucco bianco e dorato e decorata frontalmente da motivo di canne lacustri, delimitano lo spazio entro cui si sviluppa un doppio arco. Al centro della campata si colloca una nicchia con fondo dipinto a finti marmi e catino a valva di conchiglia, contenente una scultura antica qui recentemente collocata. La statua di figura femminile, acefala e priva degli arti superiori, poggia su un alto piedistallo. Il cornicione in stucco collocato circa a due/terzi dell'altezza della campata divide il campo in due settori. Nella parte superiore si sviluppa l'arco incorniciante il catino della nicchia, affiancato da due figure alate in stucco ad altorilievo, identificabili come geni, che reggono medaglioni con i simboli zodiacali dell'Ariete (a sinistra) e del Toro (a destra). La sommità dell'arco è ornata da un tondo a rilievo in stucco raffigurante una probabile Minerva, mentre alle due estremità accenni di figure dipinte su fondo scuro hanno sostituito i perduti rilievi. L’interno dell'arco è ornato da grottesche su fondo bianco. Nella parte inferiore della campata, i due laterali, ornati da girali vegetali su fondo bianco, hanno perduto i rilievi in stucco posti a ornamento delle lunette alle estremità. Alla base della nicchia si collocano tre riquadri con cornici in stucco dorato ornati da piccoli festoni e girali vegetali; i due laterali ospitano le immagini di due volatili.