Gigapixel Art, fotografie di opere d'arte di Ghigo Roli
Mantova, Palazzo Ducale, Galleria dei Mesi:
la testata orientale

La testata orientale della galleria, che appartiene all'originaria loggia disegnata da Giulio Romano, è divisa da un cornicione in stucco in due grandi settori: il lunettone superiore e la parete sottostante. La lunetta ospita una nicchia circolare in stucco, che ospita un busto di imperatore romano in gesso, di recente collocazione; originariamente era qui collocato il busto di una dea, Diana o Venere. Come il busto femminile della testata opposta, esso passò in Inghilterra con la vendita alla Corona dei beni gonzagheschi (1627) e fu in seguito disperso. Tutta la lunetta presenta una rigogliosa decorazione dipinta a girali vegetali e motivi a grottesca su fondo bianco.
La grande nicchia ad esedra sottostante è affiancata da due coppie di rilievi. Nei due settori superiori si osservano due stucchi: il rilievo di sinistra raffigura Ops (Opi), dea della terra e dell'abbondanza, e Saturno in atto di divorare i propri figli, separati da un orologio (disegno preparatorio di Giulio Romano a Oxford, Christ Church, inv. JBS 455); il rilievo di destra è una copia moderna della cosiddetta “Aurora” (ma per alcuni una allegoria dei quattro elementi), rilievo trasferito nel 1813 a Palazzo Te. I due settori inferiori ospitano invece due rilievi in marmo antichi: un “Sileno su biga trainata da capri” a sinistra e un “Sileno con menadi e satiri” a destra, sculture di epoca augustea. L’interno del nicchione, al centro del quale fu aperta una porta in sostituzione dell'originaria finestra, presenta tre medaglioni centrali in stucco: una Vittoria con scudo (sinistra), Annona in atto di porgere il corno dell'abbondanza a Cerere (centro), una probabile Pace con cornucopia e ramo d'ulivo (destra). La nicchia sinistra, oggi vuota, ospitava una statua di Apollo; il rilievo soprastante, in marmo, raffigura giovani ginnasti ed è opera di imitazione dell'antico di inizio XVI secolo. La nicchia destra, che ospitava in origine una statua di Diana, contiene oggi un torso femminile ed è sormontata da un rilievo in stucco composto di due parti: a sinistra è una "piccola figura mutila in stucco”, a destra è un calco del “Filottete” di Tullio Lombardo scolpito per Isabella d'Este attorno al 1522, qui inserito nel 1989.
