Gigapixel Art, fotografie di opere d'arte di Ghigo Roli
Mantova, Palazzo Ducale, Galleria dei Mesi:
la seconda campata meridionale

Questa campata è parte dell'originaria loggia giuliesca (1538-1539) ma ha subito sostanziali aggiunte a seguito della trasformazione dell'ambiente in galleria. Come testimoniato dal rilievo di Andreasi (1567 ca.), grandi finestre occupavano tutto lo spazio interno dell'arco, poi in parte tamponato per ricavarvi finestre più piccole. Pertanto, la lunetta dipinta con nicchia circolare e l'apparato che inquadra la finestra (sguincio a finti marmi e laterali con girali vegetali e figurine monocrome alle estremità, con zoccolo a finti marmi) spettano alla fase decorativa di fine Cinquecento/ inizio Seicento (1595-1612 ca.). Il rilievo Andreasi evidenzia inoltre che a ridosso delle due paraste, su piccole mensole, poggiavano i busti degli imperatori Lucio Elio Vero (sinistra) e Lucio Vero Commodo (poi passati in Inghilterra nel 1627 e dispersi). Come nelle lunette soprastanti le porte della parete opposta, è qui collocata una nicchia circolare in stucco dorato pensata come sfondo per un busto (oggi ospita una testa in gesso, di recente collocazione). La affiancano due Vittorie con attributi; in esterno, gli spicchi tra arco e paraste ospitano due altorilievi in stucco raffiguranti giovani alati, il primo con bisaccia (Maggio), il secondo con spighe di grano (Giugno). Lo sguincio della finestra presenta una decorazione a finti marmi, variata alle due estremità inferiori dall'inserimento di due figurine monocrome su fondo scuro. Nello sguincio si riconoscono una Carità e una probabile Abbondanza, nei quattro riquadri esterni due putti seduti con armi, un tritone e una sirena bicaudata.
